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L'altra Bibbia

L'altra Bibbia

L'ALTRA BIBBIA

di Marcello Cicchese
Pagine 32
Euro 1,50 + spese postali

Sembra un paradosso parlare di "un'altra Bibbia", quando tutti sanno che ce n'è una solo. Ma i problemi che sono sorti fra cristiani, non solo fra cattolici e protestanti, ma anche all'interno delle chiese evangeliche stesse, sul posto che deve avere la Bibbia nella vita della chiesa e sull'autenticità delle parole bibliche, sono tuttora vivi.

Perché alcuni credenti danno un valore così alto e assoluto alle parole bibliche, mentre altri cristiani pensano che sia giunta l'ora di ridimensionare l'importanza della Bibbia, aggiornando e accomodando i suoi insegnamenti alla cultura attuale?

Marcello Cicchese, professore universitario e insegnante di Bibbia nelle chiese "dei fratelli", offre un chiaro e utile contributo alla definizione del problema e alla risposta biblica agli interrogativi che molti si fanno.

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[Estratto dalla pagina 9]

La concezione neoliberale della Bibbia

La Bibbia è ancora il terreno comune su cui tutti gli evangelici possono confrontarsi, indipendentemente dalle differenti tradizioni di storia e di pensiero a cui appartengono? La Sacra Scrittura è un elemento di unità o di divisione per coloro che oggi portano il comune nome di “evangelici”?
Un libro di Giorgio Girardet, edito dalla Claudiana nel 1993, conferma quello che molti da tempo sapevano: l’interessante oggetto culturale che alcuni settori del mondo “evangelico” continuano a denotare con il nome di “Bibbia”, ha ormai ben poco in comune con la Bibbia a cui si riferiscono coloro che la riconoscono come autentica e autorevole Parola di Dio.

La Bibbia è un grande giardino, con aiuole e fiori diversi, con passaggi oscuri ed ampi spazi ariosi e soleggiati, con viali e fontane: un giardino che offre l’ombra e la luce, la frescura di un ruscello e la severità di un filare di cipressi, con angoli poco esplorati e un disegno complessivo generoso, ma disordinato. Il giardino è traversato da viottoli e da sentieri ed è diviso in due sezioni, che chiamiamo l’Antico e il Nuovo Testamento, ovvero «le antiche Scritture di Israele» e le «Scritture apostoliche». Attorno al giardino corre un muro che lo chiude e lo delimita e nel quale si aprono diversi cancelli.

Con queste leggiadre immagini ha inizio il libro di Giorgio Girardet: Bibbia perché. Il linguaggio e le idee guida (Claudiana Editrice, Torino 1993). Lo stile del libro è semplice, piano, rassicurante. L’autore vuole invitare i suoi lettori a leggere la Bibbia: non vuole dunque spaventarli con astruse espressioni tecniche. Il suo obiettivo è divulgare, anche tra i semplici e i profani, i risultati di ricerche teologiche specializzate che, a suo parere, possono essere di aiuto nella lettura della Bibbia.

L'altra Bibbia © Associazione Verità Evangelica

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