Guai a me, se non evangelizzo
GUAI A ME, SE NON EVANGELIZZO
Condividere tutta la verità con amore
di Mark Dever
ISBN 978-88-96129-07-4
Pagine 116
Euro 8,00 + spese postali
Un giornalista del Corriere della Sera, nella primavera del 2006, ha visitato una megachiesa nel Texas (più di 30.000 membri) e ha definito la predica del pastore “un cocktail di preghiera, predicazione, battute, racconti di vita vissuta, informazioni sui servizi offerti dalla chiesa... uno spettacolo gradevole, governato da una regia molto professionale”.
Mark Dever non apprezza il fenomeno crescente delle megachiese in piena espansione in America e nel suo libro sull’evangelizzazione, spiega perché e come bisogna evangelizzare. Indica che cosa non è evangelizzazione e quale messaggio bisogna dare al mondo perduto nel peccato.
Da leggere, e, soprattutto, da mettere in pratica.
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[Estratto dall'Introduzione]
Una storia meravigliosa
Spesso sono un evangelista timido. In realtà, a volte, non solo sono un evangelista timido, ma non evangelizzo affatto. Ci sono stati momenti di lotta, in cui mi dicevo: “Gli dovrei parlare?”. Come persona, normalmente sono piuttosto estroverso, anche per gli standard americani, ma posso diventare un uomo molto tranquillo e rispettoso degli spazi altrui. Forse si tratta della persona seduta accanto a me sull’aereo, forse si tratta di qualcuno che mi parla di qualcosa. Può trattarsi di un parente che conosco da anni o di una persona che non ho mai conosciuta prima, ma, chiunque sia, diventa per me, in quel momento, una sfida spirituale che mi blocca nella testimonianza e mi fa trovare tante scuse.
Se ci sarà, nel futuro, un momento in cui Dio ripasserà tutte le nostre occasioni perdute per evangelizzare, temo che io sarò per Lui la causa di una grande perdita di tempo, nell’eternità.
Se sei un po’ come me, quando si tratta di evangelizzare (e molte persone lo sono), ti voglio dire che hai fatto bene a prendere questo piccolo libro. Vuole essere un insieme di incoraggiamento, spiegazione, istruzione, riprensione e sfida condensato in alcuni brevi capitoli. La mia preghiera è che, a motivo del tempo speso da molti a leggere questo libro, più persone ascolteranno la buona notizia di Gesù Cristo.
Non è strano che abbiamo così tanta difficoltà a condividere una così meravigliosa notizia? Chi si preoccuperebbe di dover dire ad un amico che ha il biglietto vincente della lotteria? Quale dottore non vorrebbe dire ai suoi pazienti che l’esito delle loro analisi è negativo (il che è, ovviamente, una cosa buona)? Chi non sarebbe onorato di ricevere una telefonata dalla Casa Bianca in cui gli dicono che il Presidente lo vorrebbe conoscere?
Allora perché, dato che abbiamo la migliore notizia del mondo, siamo così lenti a darla ad altri? A volte il nostro problema può essere una di una lunga lista di scuse. Forse non conosciamo abbastanza bene il vangelo, o pensiamo di non conoscerlo. Forse crediamo che sia compito di qualcun’altro, un lavoro per un anziano di chiesa o per un missionario. Forse non sappiamo come fare. O forse pensiamo di stare evangelizzando e invece non lo stiamo facendo affatto. Mettiamo il caso che fossimo fedeli nell’evangelizzazione, ma cosa facciamo se la persona che stiamo evangelizzando si infastidisce o addirittura si arrabbia con noi? D’altra parte, che facciamo se invece funziona, se qualcuno “prega la preghiera del peccatore” con noi, o almeno dice di voler diventare credente?
E ancora, molti credenti si chiedono riguardo all’evangelizzazione: faccio bene lo stesso se in realtà io non vorrei evangelizzare, ma lo faccio solo per un senso di colpa? So che non è il massimo, ma va bene uguale? Queste sono alcune delle domande alle quali vogliamo dare una risposta. Inoltre, desidero affrontare alcune questioni riguardo all’evangelizzazione personale: perché non evangelizziamo? Cos’è il vangelo? Chi dovrebbe evangelizzare? Come dovremmo evangelizzare? Che cosa non è l’evangelizzazione? Cosa dovremmo fare dopo aver evangelizzato? Perché dobbiamo evangelizzare?
Riassumendo, in questo libro parleremo della migliore notizia che ci sia mai stata e di come dovremmo comunicarla.
Guai a me, se non evangelizzo © Associazione Verità Evangelica