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Al sicuro fra le braccia di Dio

Al sicuro fra le braccia di Dio

AL SICURO FRA LE BRACCIA DI DIO

La verità celeste sulla morte di un bambino

di John MacArthur
Pagine 228
Euro 10,00 + spese postali

Dio non avrebbe potuto salvare il mio bambino? 
Il mio bambino è perso per sempre? Lo rivedrò nel futuro? Potrò fidarmi di Dio in futuro se non ha risposto ora alle mie preghiere?
La morte del mio bambino dipende forse da un errore mio? Dio sta punendo me e il mio bambino per una cosa che non era colpa sua?

John MacArthur ha cercato in tutta la Bibbia la risposta a queste domande e, in questo libro, dona a ogni genitore che piange una risposta amorevole e soddisfacente. L’Iddio della Bibbia è onnipotente, onnisciente e, soprattutto per noi in questo momento, pieno di amore. Fidarsi di Lui sarà più facile e i motivi per farlo saranno più chiari per chi legge questo libro. 
Da leggere e da regalare.


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[Estratto dal capitolo 1]

Ci vogliono risposte radicate nella verità

“Il mio bambino è in cielo?” Se qualcuno facesse a te questa domanda, come risponderesti? 

Alcuni lo farebbero con sentimentalismo, dicendo ciò che sperano sia vero. Probabilmente, se messi alle strette, l’unica spiegazione che darebbero sarebbe che non vogliono credere che Dio possa respingere un piccolo così prezioso. La risposta di un universalista sarebbe molto breve perché crede che tutti vadano in paradiso al momento della morte. All’altro estremo ci sono quelli che credono che un bambino mai nato non abbia un’anima e, quindi, neanche un destino eterno.

Nel mezzo ci sono quelli che sostengono diverse opinioni e credi. Alcuni dichiarano che solo certi neonati “eletti” vadano in paradiso, mentre i “non eletti” debbano soffrire la punizione eterna.

Altri credono che il battesimo dei neonati sia un vaccino contro l’inferno e assicuri ai bambini un posto in paradiso, ma escludono quelli che muoiono prima di nascere. Altri ancora credono che i bambini che muoiono vadano in cielo perché Dio sceglie sovranamente di estendere a loro la sua grazia speciale.

La mia risposta a Larry King ti può essere sembrata sbrigativa, forse superficiale. Ma non era affatto improvvisata. La domanda sul destino dei bambini piccoli che muoiono, l’ho affrontata molto presto nel mio ministero. La mia ricerca di una risposta radicata nelle Scritture è cominciata subito dopo una crisi, un sabato mattina.

A quel tempo, il mio studio di pastore dava sul cortile della nostra chiesa. La targa nell’ingresso indicava chiaramente il mio ufficio. Non mi sarei dovuto sorprendere, quindi, di quello che accadde mentre stavo nel mio studio ripassando il sermone che avrei dato il giorno dopo.

Una donna arrivò alla porta e cominciò a bussare con forza. In fretta, andai ad aprirle e la sentii gridare con grande angoscia: “Venga per favore! Ho paura che il mio bambino sia morto!”

La seguii velocemente a casa sua, che era poche case più in là della chiesa. E, purtroppo, appena entrato in casa sua ho trovato il neonato che giaceva senza vita nel lettino.

Di getto ho detto a quella giovane mamma sconvolta parole che ero sicuro l’avrebbero consolata: “Il tuo bambino è in cielo. Al sicuro fra le braccia di Dio.”

All’inizio pianse senza controllo, ma poi, quando quelle parole penetrarono nel suo spirito, cominciò a calmarsi. Rimasi con lei finché non arrivarono i paramedici e i parenti più stretti, e poi tornai al mio studio, scosso da quella repentina interruzione, dall’irrevocabilità della morte di quel piccolino e anche da ciò che avevo detto di getto, per consolarla.

Nei giorni seguenti riflettei diverse volte su quell’esperienza. Nel mio cuore sentivo intuitivamente di aver detto la cosa giusta a quella mamma stordita e disperata, ma avevo anche un forte bisogno di sapere con certezza che quello che avevo detto era la verità. Poteva essere confermato dalla Parola di Dio? O le avevo detto soltanto quello che credevo l’avrebbe calmata e consolata nella disperazione del momento?

Cominciai a studiare le Scritture riguardo la morte dei bambini, dei neonati, di quelli che muoiono nell’utero o alla nascita, e di quelli che non raggiungono pienamente il livello mentale da essere in grado di discernere il bene dal male. 

È stato proprio grazie a quello studio che sono arrivato alle conclusioni che presento in questo libro. 

Devo avvertirti che questo non è affatto un tipico libro di consolazione. Dato che sono convinto che l’unica vera consolazione viene dalla Parola di Dio, tratterò argomenti come il peccato, l’età a cui si è responsabili e la predestinazione. Alla fine penso che sarai grato per questo tipo di approccio, perché non avrai bisogno di fare affidamento su sentimenti o parole di benevole speranze per avere pace nel cuore e nella mente, ma potrai riposare sulla Parola di Dio. 

La mia risposta a Larry King non era una risposta improvvisata ad una domanda inaspettata. Era una dichiarazione della mia profonda convinzione basata sullo studio completo e attento della Scrittura fatto negli anni precedenti. 

“Paradiso immediato” è veramente il destino dei neonati e dei bambini.

Ecco perché. 

Chi mi capisce? © Associazione Verità Evangelica