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Impara l'arte

Meglio degli X-Men!

“Anche se gli facessi scendere dal soffitto gli X-Men, sono sicuro che non si smuoverebbero. Che cosa si deve fare per interessare alla Bibbia i ragazzi di oggi?”

Chi mi parlava, era un responsabile, abbastanza scoraggiato, del gruppo giovanile di una chiesa ben avviata e numerosa.
Non gli potevo dare torto, perché molte volte i giovani sembrano svogliati e apatici. Si siedono nelle ultime file durante le riunioni e, anche se si dichiarano credenti, non si svegliano neppure davanti alla storia di Elia coi profeti di Baal.
Ma non è vero che niente riesca a interessarli. Si interessano dei derby Roma-Lazio o Torino-Juventus e possono urlare con entusiasmo durante un concerto rock.
Sembra che sia lo studio, di qualsiasi tipo, quello che, in genere, non li interessa.
Ma non è sempre vero.
Conosco un gruppo di ragazzi che sta studiando, una volta in settimana, il Vangelo di Giovanni per due ore di seguito e lo gode.
E ne conosco altri che hanno fatto con piacere i corsi per corrispondenza.
Io non pretendo di avere tutte le risposte. Butto giù solo qualche idea, forse utile.

♦ Fare studi seri e impegnativi, senza aver paura di affrontare argomenti anche spinosi.

Usare coi ragazzi dei dizionari di italiano e biblici. Consultare atlanti e enciclopedie.
Fare domande che li aiutano a ragionare usando la formula: “Secondo voi....” e aspettando che siano loro a dare le risposte. Non lasciare che siano sempre gli stessi a parlare.

♦ Non lasciare sviare il discorso con domande non pertinenti e inutili.
 
♦ Non spaventarsi se i ragazzi esprimono idee poco ortodosse o balorde.

A volte i giovani fanno obiezioni per amore di contraddizione. Rispettano chi dà risposte chiare e oneste e dimostra di avere ragionato sul problema. Detestano le banalità.

♦ Non avere timore di dire che non si sa la risposta a un problema. Proporre di cercarla insieme.
 
♦ Fare domande durante l’esposizione. Un buon professore cerca sempre riscontri da parte di chi lo ascolta.

Le domande non devono essere fatte in modo che si possa rispondere con un semplice “sì” o un “no”.

♦ Animare, occasionalmente, la lettura degli episodi biblici, come se fossero rappresentazioni, assegnandone la lettura dei versetti a diversi ragazzi.

Faccio un esempio: Giovanni 11.
1-7a - Narratore,
7b - Gesù,
8 - Discepoli,
9-12 - Gesù,
13 - Narratore,
14,15 - Gesù.
E così avanti fino alla fine del capitolo.

Per un primo esperimento si può provare con una parabola breve o con un episodio come quello del giovane ricco.
Molto efficace è una lettura con questo sistema del Cantico dei Cantici, distinguendo i brani detti dalla sposa, dallo sposo, dagli accompagnatori ecc.
(Per il Cantico si possono anche fare delle fotocopie delle pagine della Bibbia e far pitturare dai ragazzi con vari colori i brani detti dai personaggi).

♦ Usare immaginazione, creatività e varietà.

Cerchiamo di pensare a cosa ci annoiava quando eravamo ragazzi e a che cosa ci sarebbe piaciuto che i nostri insegnanti facessero!
Fateci sapere se ci avete provato e come ha funzionato.