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Impara l'arte

Ma che cosa vuol dire meditare?

“Onestamente” mi ha detto una ragazza, convertita alla fede da poco tempo, “mi dicono che devo prendere l’abitudine di meditare la Bibbia, ma io non ho la minima idea di che cosa significhi e come si fa".

“Ho un amico buddista che dice che ha trovato se stesso meditando. Ma per noi evangelici, non si tratta mica di una pratica orientale, vero?"
Meditare vuol dire pensare, riflettere, concentrarsi su qualche soggetto, per approfondire la propria conoscenza.

La meditazione biblica è esattamente il contrario della meditazione insegnata dalla meditazione insegnata nelle religioni orientali, che insegnano a fare il vuoto nella mente e a raggiungere uno stato di assenza dell’ambiente che ci circonda, proprio non pensando.

Per la meditazione bisogna usare la propria mente.
Non è una pratica facile, perché richiede calma e non si può fare in fretta. Dato che ogni parola della Bibbia è ispirata da Dio. La meditazione consiste semplicemente nel riflettere sul significato di ogni parola di un versetto, per capire veramente il pensiero di Dio.

In un libro dell’autore americano, Donald S. Whitney, dal titolo “LE DISCIPLINE PER LA VITA CRISTIANA”, c’è questa traccia per la meditazione. Si tratta di scegliere un versetto, o un gruppo di versetti, e riflettere sul valore di ogni parola (significato, tempo del verbo, articolo determinato o indeterminato). Ecco, come esempio, alcune parole che sono scaturite dalla mia riflessione su Giovanni 11:25.

Io – Gesù, Figlio di Dio, Signore, Salvatore, venuto per rivelare il Padre, eterno, Parola di Dio.
sono – esisto ora, oggi, al presente, sono vivente, vivo.
la – articolo determinativo, unica, precisa, diversa da altre.
risurrezione – trasformazione da uno stato di morte a uno stato di vita e di consapevolezza, non immobile, insensibile.
e – inoltre, anche congiunzione che aggiunge un altro concetto. Se Gesù fosse solo la resurrezione, la cosa potrebbe riguardare solo Lui. La sua vita riguarda anche me. La vita eterna è conoscere Dio…
la – come sopra, non un qualunque tipo di vita, ma una vita speciale, la vita di Dio stesso.
vita – il contrario della morte, la vita di Dio, eterna, perfetta, senza peccato, senza ombre, ecc…

Personalmente, a me piace scrivere, mentre medito, come ho fatto qui sopra, e poi fare un riassunto della mia ricerca.

In questo caso, sarebbe, più o meno, così. Niente di trascendentale, anzi molto semplice: “Il Signore Gesù Cristo di Dio, immagine del Padre, vive oggi, perciò è presente e mi vede. È risuscitato e la sua presenza è la garanzia anche della mia. Hai vinto la morte e non morrà mai più. La sua vita è la vita eterna. Anch’io, se possiedo la sua vita, risusciterò e non morrò mai”.