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Impara l'arte

L'importanza di essere più "angeli" possibile

"Non dimenticate l'ospitalità, perché..." La Bibbia esorta a praticare con gioia l’ospitalità, perché alcuni facendolo hanno “ospitato degli angeli”.

Di solito, si cita questo versetto della lettera agli Ebrei, per esaltare le gioie dell’ospitalità. Io credo che sia importante parlarne per suggerire un piccolo galateo per gli angeli visitatori.
A casa nostra è passato un vero campionario di persone: nazionalità, culture, estrazione sociale, abitudini molto diverse. Alcune erano facilmente catalogabili come angeli, altre un po’ meno. Mi spiego.

Le prime erano discrete, non invadenti, riconoscenti.
Le seconde, appena entrate in casa, ti facevano la lista dei loro desideri (visita guidata ai monumenti di Roma, accompagnamento a consolati vari, cibi graditi e non e così via), altre andavano a visitare la casa senza essere invitate a farlo, altre si piantavano davanti alla televisione e nessuno le smuoveva più. E volevano anche guardare quello che dicevano loro!
Di qui, la necessità di un piccolo galateo appropriato.

Occhio al pesce!
Un proverbio napoletano dice che l’ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza. E un proverbio biblico esorta a mettere di rado il piede in casa d’altri. Le visite fanno un grande piacere, ma non devono durare troppo a lungo e devono essere possibilmente annunciate.
Non è da angeli dei nostri tempi, presentarsi davanti alla porta con una valigia e dire: “Sorpresa!”.

Occhio all’orologio!
Se la padrona di casa dice che si mangia all’una, si cerca di arrivare all’una meno cinque (a meno che non ci si rompa una gamba per strada. In quel caso, si fa una telefonata dall’ospedale per scusarsi). Ogni famiglia ha i suoi orari e la sua tabella di marcia. Perciò è importante non imporre cambiamenti.

Occhio ai cibi!
Quello che ci mettono davanti, si mangia. Io odio il fegato, ma non sono morta le volte che ne ho mangiato. Se proprio qualcosa fa male, non se ne prende oppure si avvisa la padrona di casa, in modo che si sappia regolare.
La regola di mangiare di tutto vale anche per i bambini. Non è cortese fare gli schizzinosi.
Se viaggiamo con i figli, teniamo gli occhi ben aperti e sorvegliamoli in modo che non facciano danni o creino problemi. I bambini sono maestri di disastri in casa d’altri.

Occhio agli aiuti!
Se alcune donne non vogliono nessuno in cucina, stiamone fuori. Se altre sono contente che qualcuno dia loro una mano, aiutiamo. Ma con discrezione senza aprire cassetti o armadietti.

Occhio alla partenza!
Quando ci si congeda, non è una cattiva idea disfare il letto e piegare le coperte, facendo attenzione a non dimenticare niente. Se possibile lasciare una piccola nota che esprime gratitudine oppure mandare una lettera per ringraziare, appena si è tornati a casa.

Tutto qui? Ci sono molte altre cose gentili che si potrebbero fare, per essere, oltre che angeli, anche cherubini e serafini. Ma sarebbe già bello se facessimo lo stretto necessario.