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Vivi la Parola

Davide Standridge

Davide Standridge

Sono stanco di tutte le bugie!

Salmo 12

Salva, o SIGNORE, poiché non ci sono più giusti,
e i fedeli vengono a mancare tra i figli degli uomini.
Ciascuno mente parlando con il prossimo;
parla con labbro adulatore e con cuore doppio.
Il SIGNORE recida tutte le labbra adulatrici,
la lingua che parla con arroganza,
di quelli che dicono: «Con le nostre lingue prevarremo;
le nostre labbra sono per noi;
chi potrebbe dominarci?»
«Per l'oppressione dei miseri,
per il grido d'angoscia dei bisognosi,
ora mi ergerò», dice il SIGNORE,
«e darò la salvezza a chi la brama».
Le parole del SIGNORE sono parole pure,
sono argento raffinato in un crogiuolo di terra,
purificato sette volte.
Tu, SIGNORE, li proteggerai,
li preserverai da questa gente per sempre.
Gli empi vanno in giro dappertutto
quando la bassezza regna sui figli degli uomini.

Davide denuncia il fatto che è circondato da persone cattive, bugiarde e arroganti. Le loro parole sembrano piacevoli, ma sono adulatrici e, in fin dei conti, false.
Come Davide, anche noi viviamo in un mondo malvagio dove le persone sono ossessionate dai loro interessi e dove le bugie sono la norma. Dicono menzogne per fuorviarci. Ci adulano solo per soddisfare i loro interessi. Ascoltiamo le loro parole, ma spesso dobbiamo chiederci se dicono la verità. Non ci fidiamo facilmente perché per esperienze passate siamo diventati cinici: la gente non si è dimostrata degna della nostra fiducia.

Come possiamo cambiare e vivere in questo mondo senza essere cinici e scontenti? Tutto intorno vediamo le conseguenze delle bugie che gli uomini arroganti promuovono e difendono. La gente è oppressa e ferita!
Il salmista spiega che l’unica nostra speranza è di fidarci del SIGNORE! Egli è l’unico degno della nostra fiducia, Egli non mente mai e non inganna nessuno. Le sue parole sono pure, Egli mantiene sempre quello che dice.
La Bibbia, che hai nelle tue mani, è un libro completamente vero e attendibile, pieno di avvertimenti e promesse di cui possiamo fidarci pienamente.

All’inizio del salmo Davide invoca Dio perché intervenga. Sa che Dio conosce ogni parola che gli uomini proferiscono e che è fedele nel giudicare la veridicità di ciascuna di esse.
Davide ha imparato ad aver fiducia in Dio, in ogni sua promessa e provvidenza.

Noi, dal canto nostro, spesso permettiamo che le parole umane rechino confusione e disperazione nella nostra vita. Tendiamo ad essere più influenzati dalle notizie sui giornali o in TV che dalle promesse che leggiamo nella Parola di Dio. Così, invece di meditare sulle Scritture, lasciamo che le parole malvagie degli uomini invadano i nostri pensieri.

Ci sentiamo vittime di uomini maligni, dimenticando che siamo protetti e circondati dall’attenta e amorevole provvidenza di Dio.
Impauriti fissiamo i lupi, invece di porre lo sguardo sul Buon Pastore.
Così rischiamo di essere inghiottiti in questo mondo di bugie, succubi di coloro che vivono per ingannare gli altri. Finiamo ad abbracciare l’idea che qualche volta anche un credente deve mentire per sopravvivere.

Giacomo 5:12
Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra, né con altro giuramento; ma il vostro sì, sia sì, e il vostro no, sia no, affinché non cadiate sotto il giudizio.

Dovremmo avere la reputazione di persone che dicono sempre la verità, costi quel che costi. Le nostre conversazioni dovrebbero essere degne di fede, senza che veliamo, cambiamo o esageriamo i fatti. E ogni nostra promessa mantenuta! È Dio che ci protegge in un mondo pieno di bugie. Egli è Colui che provvede.

Siamo circondati da tante voci. A chi daremo ascolto? Da quale tipo di pensiero permetterai che la tua mente sia attratta? Chi sceglierai come tuoi consiglieri?

Filippesi 4:8
Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.

Non ti scoraggiare. Il nostro Padre celeste avrà l’ultima parola! Essa sarà gloriosa, eterna, vera e giusta! Ascolta la verità!

La gratitudine comincia con il fermarsi

1 Cronache 16:8-12

Lodate il SIGNORE, invocate il suo nome;
fate conoscere le sue gesta fra i popoli.
Cantategli, salmeggiategli,
meditate su tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome;
si rallegri il cuore di quelli che cercano il SIGNORE!
Cercate il SIGNORE e la sua forza,
cercate sempre il suo volto!
Ricordatevi delle meraviglie che egli ha fatte,
dei suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca…

In questi versetti, tutti i verbi sono all’imperativo: Dio, attraverso le parole di Asaf, comanda ad Israele di ringraziarlo.
Trovo interessante che la gratitudine verso Dio non scaturisce semplicemente  dalla mia sottomissione ai suoi comandamenti. È piuttosto il risultato del tempo che ho preso per ricordare ciò che Egli ha fatto. Un credente che si ferma a riflettere sull’opera di Dio nella sua vita non può fare a meno di essere sopraffatto dalla gratitudine. Essere grati in ogni cosa è ciò che Dio vuole per noi.

1 Tessalonicesi 5:18
in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

La mancanza di gratitudine è disobbedienza. È il peccato di egocentrismo, perché, nel migliore dei casi, denota la totale indifferenza verso la cura e la mano attenta di Dio nelle nostre vite e, nei peggiori dei casi, è la presunzione di aver compiuto cose nella nostra vita con le nostre forze senza l’intervento di Dio.
 
Nel Vangelo di Luca c’è questo racconto che illustra la gratitudine.

Luca 17:11-19
Nel recarsi a Gerusalemme, Gesù passava sui confini della Samaria e della Galilea. Come entrava in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, i quali si fermarono lontano da lui, e alzarono la voce, dicendo: «Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!»  Vedutili, egli disse loro: «Andate a mostrarvi ai sacerdoti». E, mentre andavano, furono purificati.  Uno di loro vedendo che era purificato, tornò indietro, glorificando Dio ad alta voce;  e si gettò ai piedi di Gesù con la faccia a terra, ringraziandolo; ed era un samaritano.  Gesù, rispondendo, disse: «I dieci non sono stati tutti purificati? Dove sono gli altri nove?  Non si è trovato nessuno che sia tornato per dar gloria a Dio tranne questo straniero?»  E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato».

Il lebbroso era tornato da Gesù, non perché avesse ricevuto qualcosa di diverso dagli altri, ma perché si era fermato a riconoscere ciò che Gesù aveva fatto per lui. Si era reso conto di essere stato guarito, era tornato e si era prostrato ai piedi di Gesù ringraziandolo.
 
Dove erano finiti gli altri nove? Che cosa avranno pensato quando sono stati guariti? Quali pensieri passavano per le loro menti? La loro grande voglia di poter rientrare nella società aveva forse soffocato qualsiasi sentimento di gratitudine? Credevano forse di meritare di essere guariti perché avevano sofferto per così tanto tempo? Il Vangelo non dice cosa li ha distratti, ma è chiaro che Gesù si aspettava che tornassero.
 
Il Re Davide s’impegnò a ricordare.

Salmo 103:1-5
Benedici, anima mia,il SIGNORE;
e tutto quello ch'è in me, benedica il suo santo nome.
Benedici, anima mia, il SIGNORE
e non dimenticare nessuno dei suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
risana tutte le tue infermità;
salva la tua vita dalla fossa,
ti corona di bontà e compassioni;
egli sazia di beni la tua esistenza
e ti fa ringiovanire come l'aquila.

Davide aveva molti motivi per essere grato a Dio. Era stato perdonato, curato dalle infermità e gli era stata data una nuova ragione di vivere. Era stato circondato dall’eterno amore immutabile e gratuito di Dio. Aveva sperimentato la misericordia e ricevuto molte benedizioni. Era stato soddisfatto e le sue forze erano state rinnovate.
 
Le stesse cose sono vere nella vita di ogni essere umano. Il problema non è che non abbiamo ricevuto la cura, l’amore e la misericordia di Dio, ma che non ci fermiamo a riconoscere di avere tutto questo. Ci porterebbe alla sola conseguenza logica: a ringraziare Dio.
 
La gratitudine cambia il nostro modo di rivolgerci a Dio. E ci fa agire diversamente verso gli altri.

Ebrei 13:15-16
Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome. Non dimenticate poi di esercitare la beneficenza e di mettere in comune ciò che avete; perché è di tali sacrifici che Dio si compiace.

Essere memori di ciò che Dio ci ha dato dovrebbe produrre una gratitudine udibile e una generosità visibile. Facciamo sì che diventi un esercizio quotidiano. Fermiamoci, prendiamo del tempo per riflettere sull’abbondante amore e misericordia di Dio nella nostra vita. Riempiamo le nostre labbra con gratitudine, e cerchiamo delle opportunità per condividere con altri ciò che Dio ci ha abbondantemente donato.

Avere un padre, fa la differenza

Salmo 72

O Dio, da' i tuoi giudizi al re e la tua giustizia al figlio del re;
ed egli giudicherà il tuo popolo con giustizia e i tuoi poveri con equità!
Portino i monti pace al popolo, e le colline giustizia!
Egli garantirà il diritto ai miseri del popolo,
salverà i figli del bisognoso, e annienterà l'oppressore! (vv.1-4)

Il salmo 72, scritto da Salomone in occasione della sua incoronazione, è ricco di verità che lo riguardavano come figlio di Davide, ma parla anche del compimento delle promesse di Dio a suo padre. Il regno di Davide sarebbe durato per sempre.

2 Samuele 7:12-13
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua discendenza, il figlio che sarà uscito da te, e stabilirò saldamente il suo regno. Egli costruirà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno.

Dio aveva promesso a Davide che l’avrebbe benedetto, e sappiamo che questa promessa sarà compiuta appieno quando Gesù Cristo, discendente diretto di Davide, ritornerà sulla terra con gloria e potenza.

Isaia 9:6-7
Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,
e il dominio riposerà sulle sue spalle;
sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre eterno, Principe della pace,
per dare incremento all'impero
e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno,
per stabilirlo fermamente e sostenerlo
mediante il diritto e la giustizia,
da ora e per sempre:
questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti.

Il salmo 72 ricorda e celebra la gloria del regno di Salomone, l’uomo saggio come nessun altro, rinomato e ricco. Ma il pieno compimento di questo salmo avverrà nel regno di Cristo.

Tu ed io abbiamo il privilegio di conoscere questo eterno e perfetto Re, Gesù Cristo! Il suo regno è privo di difetti, nulla gli sfugge. Tutti i suoi propositi sono eterni e giusti.

Capita a volte di pensare che il mondo sia sprofondato nel caos più totale, che tutto vada avanti convulsamente e senza speranza. I governi e i leader politici ostentano il loro potere sul futuro delle nazioni. Le tasse e le ingiustizie aumentano. Ma, leggendo questo salmo possiamo solo gioire, perché ci apre uno squarcio su come stanno davvero le cose! I disegni di Dio si stanno compiendo, anche se per il momento non siamo in grado di capire il suo lavoro perfetto. Come il salmista, confidiamo nell’opera di Dio.

E, mentre onoriamo Dio sottomettendoci alle autorità umane, come ci ha comandato, dipendiamo totalmente da Lui perché promuova la sua giustizia per proteggere i bisognosi e provvedere per loro.

Ti temeranno finché duri il sole,
finché duri la luna, di epoca in epoca! (v. 5)

Il regno di Salomone è stato grandioso finché è durato, il regno di Cristo, invece, sarà glorioso in eterno e di questo ci rallegriamo.

tutti i re gli si prostreranno davanti,
tutte le nazioni lo serviranno. (v. 11)

La maggior parte delle persone nel mondo non riconosce Dio come loro Re. Uomini e donne ignorano, anche di proposito, i suoi precetti e le sue promesse. Ma Egli regna da sempre e un giorno ogni ginocchio si piegherà davanti a Lui.

Se, qualche volta, il nostro atteggiamento e comportamento non rispecchiano la sicurezza e fiducia che abbiamo in Dio, è una incoerenza che dobbiamo confessare e abbandonare, perché conosciamo e serviamo il Re dei re; conosciamo il suo carattere, la sua saggezza, la sua potenza e amore.

Sia benedetto Dio, il SIGNORE, il Dio d'Israele,
egli solo opera prodigi!
Sia benedetto in eterno il suo nome glorioso
e tutta la terra sia piena della tua gloria!
Amen! Amen! (vv. 18,19)

Sei un figlio del Re? Allora perché non dovresti gioire delle sue benedizioni?

Al mio Padre e Re appartiene ogni cosa. Egli controlla ogni cosa: perché mai dovrei temere?
Il mio Signore e Re è saggio in tutto ciò che fa: perché non dovrei sottomettermi a Lui con fiducia?
Il mio Pastore e Re provvede per me quotidianamente: perché mai dovrei sentirmi solo?
Il mio Re glorioso regna per sempre: perché non dovrei adorarlo?

Possano gli amici e colleghi che ci osservano scoprire anche loro chi è Dio, perché noi Lo conosciamo. Che le nostre vite e testimonianze facciano sì che le persone glorifichino il nostro Re!

Che altro mai potremmo fare?

Salmo 71

O Dio, tu mi hai istruito sin dalla mia infanzia,
e io, fino a oggi, ho annunciato le tue meraviglie.
E ora che sono giunto alla vecchiaia e alla canizie, o Dio, non abbandonarmi,
finché non abbia raccontato i prodigi del tuo braccio a questa generazione
e la tua potenza a quelli che verranno.
Anche la tua giustizia, Dio, è eccelsa;
e tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi è simile a te?
Tu, che ci hai fatto vedere molte e gravi difficoltà,
ci darai di nuovo la vita
e ci farai risalire dagli abissi della terra;
tu accrescerai la mia grandezza
e ritornerai a consolarmi. (vv. 17-21)

Quando eravamo piccoli avevamo bisogno di essere accuditi da adulti, perché non potevamo farcela da soli; quando saremo vecchi dipenderemo di nuovo dall’aiuto di altre persone. Ma chi si prende cura di noi attraverso tutta la nostra vita è Dio! La sua cura sovrana, amorevole e attenta è cominciata prima ancora che fossimo nati e dura fino a quando diventeremo vecchi.

Conoscere Dio, sapere chi è e cosa vuole da noi, è possibile esclusivamente tramite quello che Egli ha rivelato nella sua Parola. Se la conosciamo, è perché qualcuno ce ne ha parlato. Durante la nostra vita, è nostro dovere studiarla e insegnarla a coloro che verranno dopo di noi.

Quale effetto sta avendo la nostra testimonianza sulla prossima generazione?
Siamo troppo impegnati per trascorrere del tempo con i nostri figli e nipoti per insegnare loro - quando sono ancora disposti ad ascoltarci - come Dio faccia parte di ogni aspetto della nostra vita?

Come farlo in pratica? Un modo valido è quello di partecipare nelle attività della nostra chiesa locale e di mostrarsi un esempio di una persona che ama essere istruita.

Fai parte di una chiesa dove la Parola di Dio è insegnata con attenzione per tutte le età?
La tua vita è un esempio di consacrazione e sottomissione a Dio? Di gratitudine e di lode per le grandi cose che Egli ha fatto per te? Di umiltà nel riconoscere il tuo peccato e nel abbandonarlo?

Crescendo, il telaio su quale costruiamo la nostra vita, è fatto di abitudini e insegnamenti che abbiamo adottati come parte noi. Il modo in cui meditiamo e studiamo la Parola di Dio influisce sul modo in cui affrontiamo la vita; ha un effetto sui nostri atteggiamenti e sul nostro rapporto con Dio.

Allora ti celebrerò con il saltèrio, celebrerò la tua verità, o mio Dio!
A te salmeggerò con la cetra, o Santo d'Israele!
Le mie labbra esulteranno, quando salmeggerò a te,
e così l'anima mia, che tu hai riscattata.
Anche la mia lingua parlerà tutto il giorno della tua giustizia,
perché sono stati svergognati, sono stati umiliati quelli che desideravano il mio male. (vv. 22-24)

L’autore di questo salmo si ricorda delle ragioni per cui anche noi dovremmo lodare Dio: la fedeltà di Dio, il suo aiuto e la sua protezione, la santità del suo carattere, la cura e la salvezza delle nostre anime.
La fedeltà di Dio ci spinge a lodarlo: il nostro rapporto con Lui dipende soltanto da essa, perché malgrado la sua perfezione e bontà verso noi, siamo manchevoli e infedeli.

LODIAMOLO PER LE SUE PERFEZIONI

Quant’è sbalorditivo che un Dio santo e perfetto desideri avere una relazione con uno come me! Non sono in grado neanche di cominciare a comprendere la perfezione del suo carattere, così diverso da noi: Dio non può fare nulla di male; i suoi giudizi sono perfetti; ogni sua azione è meticolosamente pianificata secondo i suoi scopi.

LODIAMOLO PER LA VITA ETERNA

Chiunque si riconosca peccatore e si penta dei suoi peccati confidando per la salvezza soltanto in Cristo, che è morto al suo posto ed è risorto, ha la certezza della vita eterna. Non avremmo mai potuto salvarci da soli. Tutto ciò che avremmo potuto offrire a Dio erano tutte opere impure motivate da desideri sbagliati. Vivevamo per noi stessi in assoluta ribellione, ma Dio ha ravvivato il nostro spirito e ci attirato a Lui!

LODIAMOLO PER LA SUA CURA

Ogni istante della nostra vita Dio si prende cura di noi. Non è mai distratto. Il suo amore e la sua protezione sono sempre perfetti. Ogni dettaglio è attentamente pianificato per il nostro bene. Tutto ciò che dobbiamo affrontare è stato sovranamente decretato da Lui per attirarci a sé.

LODIAMOLO PER IL SUO PIANO ETERNO

Prima della fondazione del mondo Dio aveva già un piano per la nostra salvezza. La sua cura di noi si estende dall’eternità all’eternità in cielo. Potremmo mai far altro che essere dei figli che lo lodano, e che parlano sempre del loro Padre celeste?

 

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