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La Voce del Vangelo

La VOCE febbraio 2017

È ora di sporcarsi le mani

Hai un pollice verde? Allora saprai che febbraio è il mese in cui vanno piantati gli ortaggi primaverili: fagioli, porri, rape e pomodori. E nei vasi sui balconi si seminano le petunie, verbene e centauree che nei mesi autunnali sfoggeranno tutto il loro splendore. Avrai provato anche tu il piacere di far crescere qualcosa. Coltivare le meraviglie che Dio ha disseminato nel suo universo e goderne i frutti è da sempre uno dei compiti e delle gioie particolari dell’uomo.

Scegliamo attentamente la pianta di un certo colore, di una certa forma, o quel frutto particolare che ci piace e lo curiamo meglio che possiamo, ma il seme o la radice che piantiamo non somiglia affatto al fiore o alla frutta che raccoglieremo. E quando spunta il germoglio, sappiamo di non esser stati noi a crearlo, a dargli la sua forma caratteristica o a munirlo delle sue proprietà nutrizionali o salutari.

Abbiamo solo “collaborato” al risultato meraviglioso che non è in nessun senso dipeso da noi. Noi non abbiamo infuso la vita in quel seme o in quella radice. Non abbiamo creato l’acqua che l’ha nutrito né prodotto il caldo e il sole che hanno spinto quella vita a fiorire.

Così è anche per la vita spirituale: Dio ha previsto un progresso che ci porterà dalla nuova nascita fino a una piena maturità in Cristo. Chi mai vorrebbe rimanere un bambino per tutta la vita!?

Tu sei sicuro che stai crescendo come dovresti?


Come sta il tuo giardino?

Crescere è naturale. Ma appunto: per crescere bisogna prima nascere. È la radicale trasformazione iniziale da cui scaturisce il processo di crescita: da nemici di Dio si diventa suoi figli per l’intervento dello Spirito Santo. L’apostolo Paolo, parlando di ogni credente, scrive: “Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita” (Romani 5:10).

La chiave soprannaturale, per cui siamo salvati e cominciamo una nuova vita, è la grazia di Dio. Efesini 2:8,9 precisa che “è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti”. Infatti, siamo salvati per grazia, per il dono immeritato di Dio, e cresciamo solo per grazia.

La grazia, però, ha bisogno di una chiave. È scritto che siamo salvati “mediante la fede”. Ma dove la troviamo questa fede per essere salvati? Paolo ce lo spiega: “La fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo” (Romani 10:17).

La fede nasce per opera dello Spirito Santo quando si ascolta e si viene a conoscere la Parola di Dio che spiega chi è Cristo e cosa ha fatto. Questa Parola di verità convince di peccato, e porta al ravvedimento e alla fede.

Allo stesso modo anche la tua crescita spirituale e la crescita dei credenti vicini a te viene per conoscenza e fede nella Parola di Cristo, la Sacra Bibbia. Gesù ha detto: “Chi ascolta la mia Parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna” (Giovanni 5:24). E Paolo dice che “Seguendo la verità [cioè la Parola di Cristo e Cristo stesso] nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo” (Efesini 4:15). In tutto questo “colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere” (1 Corinzi 3:7).

Ma non è un processo automatico o indipendente dalla tua partecipazione, dalla tua volontà. Come le piante sui nostri balconi, anche noi abbiamo bisogno di cure e attenzioni specifiche contro le intemperie e parassiti che potrebbero impedire la nostra crescita spirituale.

Crescere è essere trasformati. Come i semi che diventano germogli e poi piante mature, anche noi subiremo cambiamenti che la gente dovrebbe poter vedere bene: da bambini spirituali appena nati, diventiamo prima giovani e poi persone mature nella fede. Se non c’è questo progresso, dovremmo essere preoccupati e domandarci cosa c’è che non va.

In quale giardino crescerai dipende in gran parte da te e determinerà il modo in cui cresci. Per esempio, quando cerchi dove andare ad abitare, tieni conto di quanto sia facile o meno frequentare regolarmente una chiesa locale? Per quanto dipende da te, sceglierai i turni di lavoro che ti permettano di essere presente al culto la domenica? Il tuo tempo libero lo preferisci passare con i credenti o ti trovi più a tua agio tra i non credenti? I libri che leggi e i programmi che segui ostacolano o promuovono la tua crescita spirituale?

Come crescerai nel 2017? Il tuo progresso sarà evidente a tutti? Che sia per te l’anno più importante della tua vita di crescita e frutto spirituale per la gloria di Cristo. Forse studiare la Bibbia con l’aiuto dei corsi biblici per corrispondenza dell’Istituto Biblico Bereano ti darebbe la spinta che ti serve. Sono chiari, semplici e pratici, e si prestano ad essere studiati sia da soli che in gruppo. Li puoi trovare tutti seguendo questo LINK.

Minimo quattro volte al giorno!

Strano a dirsi, per quanto riguarda lo studio della salvezza e la crescita spirituale, sembra che un gruppo importante di persone trascurate siano proprio i figli di credenti. Troppi padri e madri pensano di non saper fare, di non aver tempo. Credono che l’istruzione che i bambini ricevono nella Scuola Domenicale o mentre ascoltano la lettura biblica in famiglia sia sufficiente. La Bibbia insegna molto diversamente!

Ecco un commando molto preciso: “Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze. Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai”” (Deuteronomio 6:5-7).

È facile capire, no? Chi è che deve insegnare la Bibbia ai tuoi figli, sin dalla prima infanzia fino a quando non lasceranno la casa tua? “Tu inculcherai.” Tu, padre, e tu, madre. Ci sono almeno quattro periodi della giornata in cui insegnerai con cura le verità rivelate nella Bibbia:
1)    la mattina, quando vi alzate,
2)    quando sei fuori casa, a fare una passeggiata, a far le spese o in viaggio con loro,
3)    quando sei seduto in casa, a tavola o nei momenti liberi,
4)    quando ti coricherai, prima di mettervi a letto.

I quattro momenti non saranno impiegati tutti nello stesso modo. Uno di questi bisogna che sia dedicato alla lettura, allo spiegare, con esempi semplici, come mettere in pratica ciò che la Bibbia insegna. È il tempo per scambiare domande e insegnamenti. Gli altri tre momenti potrebbero consistere semplicemente nel pregare insieme per un problema sorto durante il giorno, o per far notare e commentare qualcosa del bellissimo universo che Dio ha creato.

Dire che non si ha il tempo è una scusa. Basta solo stabilire il momento giusto per tutti. In una famiglia in cui sono stato ospite, sono stato svegliato presto per essere presente all’incontro di studio e preghiera con la famiglia, prima che il padre partisse per lavoro e i figli andassero a scuola.

Tutta la Bibbia fa appello ai genitori, anzi li comanda a istruire la famiglia sui principi biblici per il bene dei figli quanto dei genitori stessi. L’istruzione biblica nella famiglia è il bisogno numero uno in assoluto per ogni nucleo familiare.

“Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre, e non trascurare gli insegnamenti di tua madre” (Proverbi 6:20);
“La verga e la riprensione danno saggezza; ma il ragazzo lasciato a se stesso
[a fare ciò che gli pare], fa vergogna a sua madre” (29:15);
“Possano tuo padre e tua madre rallegrarsi, e possa gioire chi ti ha partorito!” (23:25).
“Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto. Onora tuo padre e tua madre (questo è il primo comandamento con promessa) affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra.” (Efesini 6:1-3).

Possa il 2017 essere l’anno più felice e più ricco della vita della vostra famiglia!

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