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La Voce del Vangelo

La VOCE gennaio 2017

Un approccio diverso

“Di nuovo un nuovo anno!? Sarà l’anno della svolta?
Lascerò finalmente alle spalle questo brutto periodo difficile e affronterò il futuro con speranze rinnovate?”

Ultimamente mi sono trovato a  consolare più di una persona che inaspettatamente ha perso qualcuno caro. Un anno fa, proprio alla soglia del 2016, nessuno di loro aveva immaginato di dover affrontare una perdita affettiva tanto grande. L’evento li ha colti di sorpresa e impreparati. Eppure secondo le statistiche le probabilità di una sventura ci sono sempre, e anche piuttosto alte. Per esempio, ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 366.000 tumori maligni. Circa 1.000 al giorno!

Sempre negli ultimi mesi, ho visto più di una persona perdere il posto di lavoro. Purtroppo la situazione economica è quella che è, perciò trovarsi improvvisamente disoccupati può essere una vera catastrofe. Nel 2016 circa 390 imprese al giorno hanno chiuso definitivamente l’attività. 16 ogni ora!

“Basta! Non ci voglio pensare! Se devo cominciare l’anno con tanti brutti pensieri, tanto vale gettare la spugna subito!” Alcuni l’hanno solo pensato, altri l’hanno fatto sul serio. Sono 81 i casi di suicidio per motivi economici registrati in Italia nel primo semestre 2016. Il dato è in crescita di quasi il 20% rispetto a quanto rilevato nella seconda metà dell’anno 2015.

Noi, però, crediamo in Dio e questo fa una bella differenza. Abbiamo una marcia in più. Il credente non è costretto a vivere nella paura o a reagire ai problemi come chi non conosce Dio.

Ma attenzione! Non c’è un mantra evangelico da ripetere nel momento delle avversità per non soccombere all’ansia e alla disperazione! Non c’è espediente che ti salvi dai problemi se ti fai cogliere alla sprovvista. E non è durante la crisi che ci si prepara ad affrontarla, ma molto prima. Se qualuno sta affogando, non ti metterai mica a dargli lezioni di nuoto. Il modo efficace di essere preparati a ogni eventualità esiste, non solo per superarle personalmente, ma anche per aiutare coloro che le stanno affrontando. Scopriamolo insieme.


Affannarsi no! Prepararsi sì!

Tanto per cominciare, non siamo i primi a dovere affrontare le difficoltà. Le guerre ci sono sempre state, le malattie pure, le preoccupazioni finanziarie anche. Dio aveva predetto che a causa del peccato le difficoltà sarebbero state una certezza nella vita di ogni singola persona. Se ci colgono impreparati, vuol dire che, fondamentalmente, non abbiamo dato retta agli avvertimenti di Dio, avvertimenti che ha ripetuto sin dall’inizio, dalle prime pagine della Genesi fino al libro dell’Apocalisse.

Vivere nell’ansia non è, e non deve essere la norma per i figli di un Dio onnipotente. Gesù ha detto: “Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno” (Matteo 6:34).

Il re Davide aveva dovuto affrontare tantissime difficoltà: guerre, nemici e problemi famigliari. Alcuni guai gli sono successi per colpa sua, per le sue scelte immorali, altri se l’è trovati davanti senza cercarseli, tuttavia tutti problemi seri. In ognuna di queste prove Dio l’aveva sostenuto e l’aveva ispirato a scrivere le sue esperienze in modo che fossero di aiuto proprio a te e me che crediamo nello stesso Dio. I salmi sono dei canti ispirati da Dio e hanno lo scopo di insegnarci delle verità eterne. Sono messe in versi perché potessero essere facilmente impresse nella mente di chi canta, influenzando e modellando il suo modo di pensare fino a penetrare nel profondo del cuore. Era questo il metodo previsto da Dio per preparare gli Ebrei ad affrontare ogni situazione di vita. E lo è anche per noi.

Apri la tua Bibbia e leggi il Salmo 62. Ci sono almeno tre verità che, se assimilate, comprese e credute, possono aiutarci ad essere pronti per qualunque avvenimento.

DIO È PIÙ FORTE DI TUTTI!

“Solo in Dio trova riposo l’anima mia; da lui proviene la mia salvezza. Lui solo è la mia rocca e la mia salvezza, il mio alto rifugio; io non potrò vacillare” (Salmo 62:1,2)

È ora di decidere, una volta per tutte, di chi ci vogliamo fidare! Restare indecisi ci rende deboli e confusi. Impreparati.

Dio vuole che ognuno di noi sia risoluto in cuor suo. La fiducia che abbiamo in Lui deve essere esclusiva. Dobbiamo essere convinti che la nostra unica speranza è il Signore. Il mondo cerca di confonderci con tante voci dissonanti. Ascoltare un po’ tutti produrrà solo insicurezza e turbolenza dentro di noi. Arriva la crisi e non sappiamo a chi dare retta. Diventiamo volubili e tendiamo ad aggrapparci a qualunque falsa speranza e ragionamento umano.

La Bibbia afferma che Dio è sovrano, che ha il controllo assoluto su ogni cosa. È una certezza che dovrebbe infondere serenità in noi. E questa costante serenità ci accompagnerà anche quando le cose non vanno come vorremmo noi (Filippesi 4:6,7). In fin dei conti, quello che ci toglie la pace è la nostra mancanza di fiducia.

Ti fidi di Dio? La tua risposta rivela se lo conosci o meno. Perché tutto quello che Dio fa è in perfetta armonia con il suo carattere. È buono? È giusto? È santo? Allora lo è altrettanto tutto quello che Lui permette nella tua vita.
Ti fidi della sua saggezza? Sei convinto che Egli sappia valutare il quando, il come e il per quanto di ogni situazione in cui ti trovi e le ripercussioni che ci saranno nel tempo? Se non lo sei, non troverai riposo per l’anima tua, ma continuerai a vacillare.
Ti fidi della sua potenza? Egli non solo sa perfettamente quale sia la cosa migliore per noi, ma ha anche i mezzi necessari per portare a compimento ogni suo disegno benevolo.
Sei convinto del suo amore? Un Dio giusto, che sa tutto, che può tutto e che addirittura ama le sue creature, non permette che ti accada nulla che non sia filtrato dal suo amore perfetto e particolare per te.

I nemici di Davide erano reali come lo sono i nostri problemi. Il primo passo per prepararsi al 2017 con tutte le sue incognite è credere che tutti i guai impallidiscono davanti alla realtà del nostro Dio.

Solo DIO!

“Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare” (Salmo 62:5,6).

La parola “solo”, ripetuta due volte in questi versetti, denota la scelta di Davide. Non avrebbe ascoltato altre voci o cercato altri consiglieri. Non si sarebbe fatto influenzare da quelli che la pensavano diversamente da lui. Questa sua presa di posizione diventò un punto fermo per tutta la sua vita e una testimonianza fortissima a coloro che lo osservavano.

Egli aveva posto la sua fiducia in Dio. Non solo per un futuro eterno dopo la morte, ma per la vita di adesso, di ogni giorno. Da allora in poi, il suo modo di vivere e reagire alle difficoltà sarebbe stato un faro che puntava la luce su Dio e non su di lui.

Se conoscessimo in anticipo le nostre difficoltà, vivremmo cercando di evitarle e temendone le conseguenze. Dio non ce le rivela, ma rivela se stesso, in modo che la sua luce risplenda nel buio delle prove.

Il gran finale

“Dio ha parlato una volta, due volte ho udito questo: che il potere appartiene a Dio; a te pure, o Signore, appartiene la misericordia; perché tu retribuirai ciascuno secondo le sue azioni” (Salmo 62:11,12).
Non conosciamo il nostro futuro, ma non importa, sappiamo come andrà a finire. È un po’ come guardare un film o leggere un romanzo di cui si conosce la fine. Se fosse un libro vero, la suspense potrebbe scemare e perderemmo la voglia di continuare a leggerlo. Nella vita vera, però, conoscere l’esito delle nostre circostanze non le renderà necessariamente meno pesanti, ma ci dà un’opportunità unica di avere un approccio diverso alla vita.

Dio vincerà! Salverà i suoi e ricompenserà ognuno secondo le sue opere. Anche coloro che fino ad ora sembrano averla fatta franca non potranno sottrarsi alle conseguenze eterne delle
loro azioni.

Dio desidera che mentre ci accingiamo ad affrontare il 2017 lo facciamo dando meno peso ai particolari e più al glorioso risultato finale. È penoso vedere quanti credenti si fanno cogliere di sorpresa da qualunque difficoltà. Delle volte la loro disperazione sembra addirittura
uguale a quella di chi non conosce il Dio della Bibbia.

Vorrei farti degli auguri speciali per il nuovo anno. Non posso prometterti nulla sugli eventi, ma posso augurarti che tu conosca il Dio della Bibbia e che tu metta la tua fiducia in Lui e possa ricordarti sempre del gran finale. Allora il 2017 sarà un anno veramente speciale!

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