log in

Leggiamo la Bibbia - Primo anno

Giugno [anno 1]

Consigli utili per raccogliere frutto dalla lettura della Bibbia

Per trarre il maggiore profitto dall’uso di queste note:

  1. Fissa un periodo di 15-30 minuti giornalieri per la meditazione e la preghiera.
  2. Chiedi a Dio di aiutarti a capire il testo prima che leggerai.
  3. Leggi attentamente due volte il passo assegnato prima di occuparti delle domande.
  4. Usa le domande non come quiz, ma come spunti per la meditazione e per applicare ciò che hai letto alla tua vita in ogni particolare.
  5. Scrivi su un quaderno, con la data, il pensiero che Dio ti ha particolarmente suggerito come applicabile alla tua vita.
  6. Finito il tempo della meditazione, passa del tempo in preghiera, particolar­mente per i soggetti che Dio ti ha suggeriti du­rante la meditazione.
  7. Se, per qualunque motivo, non hai letto regolarmente, leggi i passi dei giorni saltati, ma medita soltanto sul passo del giorno in cui ricominci. Così non perderai il ritmo dello studio.

Giugno 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 |

1 Giugno

Genesi 34:1-31

Dina si mette in difficoltà e i fratelli di lei vogliono vendicarla. Giacobbe era stato un esperto in inganni e i suoi figli lo imitano. Quale esempio dò ai miei figli?
Il Nuovo Testamento insegna che dobbiamo allevare i nostri figli nella disciplina e istruzione del Signore. Disciplina significa educazione secondo le vie di Dio e istruzione vuol dire insegnamento. Se sono un genitore lo faccio? Se sono credente e i miei genitori non lo sono, che cosa mi propongo di fare personalmente?

2 Giugno

Genesi 34:20-31

Lo stratagemma di Simeone e Levi riesce. Gli altri fratelli si vendicano su tutta la popolazione e compiono un vero e proprio massacro e saccheggio. Giacobbe, nel riprenderli, non mostra tutta l’auto­rità che avrebbe dovuto avere. Mostra piuttosto che cosa (v. 30)? Se la mia vita non è stata onesta, e il mio esempio non è stato integro non posso riprendere efficacemente chi pecca!

3 Giugno

Genesi 35:1-29

Nonostante tutto, Dio continua a benedire Giacobbe e a guidarlo proteggedolo. Che cosa mi insegna riguardo al carattere di Dio? Giacobbe, prima di trasferirsi con tutti i suoi beni e la famiglia, cosa fa (vv. 2-4)?
Ho avuto il coraggio di seppellire i miei idoli? Ho imparato a purificare la mia vita (vv. 3,4)? Solo allora potrò avere comunione con Dio e adorarlo come Egli vuole (vv. 5-15)! L’affermazione contenuta nel v. 10 era già stata fatta a Giacobbe. Quando? Anche questo, che cosa mi fa capire su Dio?
Rachele muore, mentre è in viaggio, partorendo Beniamino (v. 18) e Giacobbe la onora in modo particolare (v. 20). In che modo Giacobbe dimostra di nuovo la sua debolezza (v. 22)?

4 Giugno

Genesi 36

In che modo si sono avverate parole di Dio a Rachele (25:23) e quelle di Isacco riguardo i due fratelli (27:29,40) nella vita di Esaù? Cosa ne devo dedurre riguardo le altre profezie nella Bibbia?
Mosè, l’autore di questo libro, fa notare che Esaù è Edom (v. 8). Che rilevanza ha questo fatto per i lettori di Genesi (al momento della stesura del libro il popolo d’Israele non era ancora entrato nella Terra Promessa)? Leggi con cura la genealogia di Esaù e prendi nota dei nomi di popoli che, nella storia, hanno avuto continui conflitti con il popolo d’Israele.
Quali devono essere stati i sentimenti e i pensieri di Abraamo nei vv. 27-29?
Oggi, che tipo di peccato deve essere affrontato e respinto con fermezza e coraggio?

5 Giugno

Genesi 37:1-11

Inizia la magnifica storia di Giuseppe, il figlio prediletto di Giacobbe. Doveva essere un gio­vane serio e lavoratore (v. 2), conduceva un tipo di vita diverso dai suoi fratelli (v. 2) e Dio gli parlava (vv. 7,9). Con quali risultati (vv. 4,8,11)? Cosa ci si può aspettare nella pratica, se ci comportiamo da credenti, in un mondo pieno di peccato?
In ogni modo, il futuro di Giuseppe era ricco di buoni presagi. Prendine nota: li vedrai adempiuti alla lettera!

6 Giugno

Genesi 37:12-36

I fratelli di Giuseppe erano invidiosi di lui e volevano fargli del male. Quali sono i miei sentimenti verso chi so che è migliore di me (vv. 19,20)?  Ruben ebbe il coraggio di opporsi alla cattiveria dei fratelli e di suggerire un’alternativa.  So oppormi a chi trama del male e mettermi dalla parte di ciò che è giusto (v. 22)? L’ipocrisia dei fratelli di Giuseppe è incredibile (vv. 31-35). La storia di Giuseppe è un esempio della prote­zione di Dio sui suoi ed è caratterizzata dalla frase di “Dio era con lui”. Posso dire lo stesso di me?

7 Giugno

Genesi 38:1-30

Giuda disubbidisce ai comandi di Dio, si unisce con una straniera (v. 2) e fa lega con i Cananei. Poi cerca di venire meno ai suoi doveri e di eliminare sua nuora. Eppure proprio Tamar, una incestuosa, è inclusa nella genea­logia del Signore Gesù, insieme con altre due donne non ebree. Dio non bada alla qualità delle persone (Atti 10:34), e la sua grazia raggiunge tutti. Mi rendo conto che la grazia di Dio verso i peccatori è infinita? L’ho compresa e fatta mia per mezzo della fede in Cristo?

8 Giugno

Genesi 39:1-23

Giuseppe è in Egitto, è stato comprato come schiavo, Dio è con lui. Come servo guadagna la stima del suo signore e gli fa costantemente del bene.
Dove sono, porto con me la benedi­zione di Dio (v. 5)? Nel mio lavoro sono onesto e mi impegno a onorare i miei datori di lavoro (v. 9)? Nella prova, il mio scopo è glorificare Dio e fare le cose giuste?  Sono consapevole che Dio è con me (v. 21)? Mentre sono trattato ingiustamente, sopporto l’ingiustizia con sottomissione e mi impegno a fare del bene a tutti in ogn modo (vv. 22,23)?

9 Giugno

Genesi 40:1-23

Giuseppe era il capo della prigio­ne; sarebbe potuto diventare crudele, duro, vendicativo, invece era servizievole (v. 4), umano (v. 6,7), pronto a rendere buona testimonianza (v. 10). Nella sofferenza sono una benedizione per altri, oppure divento duro? Ho capito che la sofferenza ha sempre, se Dio la permette, uno scopo buono (Romani 5:4;  1 Pietro 3:14,17)?

10 Giugno

Genesi 41:1-32

Giuseppe era un uomo di Dio e anche un uomo di azione e inizativa. Colgo ogni occasione per glorifi­care Dio come fece Giuseppe (vv. 15,16,25,28,32). La mia fede mi riempie di sicurezza? Sono franco nella mia testimonianza?

11 Giugno

Genesi 41:33-57

Giuseppe era un uomo saggio, volonteroso, intel­ligente, organizzatore, pratico, previdente. Sono pronto a mettere a disposizione di Dio le mie doti e le mie capacità? In prigione avrebbe potuto diventare amaro, duro, crudele. Invece ha continuato a comportarsi bene. So essere paziente nella prova (la schiavitù e la prigionia di Giuseppe durarono ben 13 anni!, v. 46), faccio del  bene anche quando sembra che Dio sia silenzioso (40:23), sono deteminato a continuare a confidare nella sapienza di Dio e a essere un buon testimone della sua potenza (v. 16)?

12 Giugno

Genesi 42:1-17

Il piano di Dio per la protezione e preservazione del suo popolo continua a adempiersi ad insaputa di tutti. Se sono un credente che cosa ne deduco per la mia vita e le circostanze, a volte difficili, in cui vengo a trovarmi? Come pedina del piano di Dio, Giuseppe diventa il liberatore della sua famiglia. Comprendo che le mie sofferenze a volte preparano una benedizione futura per molti? So essere anche fermo e severo per condurre le persone a riconoscere i loro peccati?

13 Giugno

Genesi 42:18-38

Il v. 24 cosa rivela del carattere morale di Giusppe? In lui non c’è ombra di vendetta, ma c’è solo il desiderio di fare del bene alla sua famiglia.
D’altra parte, Dio non è indulgente verso il peccato e lo odia. Per mezzo delle difficoltà, vuole portare le persone al ravvedimento, alla consapevolezza e alla convinzione di peccato.
“Il tuo peccato ti troverà” (Numeri 32:23) è illustrato molto bene in questo episodio. Come lo sperimentarono i fratelli di Giuseppe! Se la mia coscienza rimorde, non sarà forse perché non ho chiesto a Dio di perdonare i miei peccati? Ho paura del mio passato?
Il rimedio sta nei Salmi 32:3-5 e 51:4!

14 Giugno

Genesi 43:1-14

La situazione era disperata: la fame e la miseria minacciavano paurosamente il popolo ebreo. Giacobbe acconsente a mandare Beniamino in Egitto per ottenere del pane per sopravvivere. A volte Dio deve portare i suoi figli alla desperazione, per fare loro del bene e costringerli a rendersi conto del loro peccato e indurli a fare le cose giuste.
Anche per salvare noi, a volte, Dio ci porta a una situazione spirituale disperata. Ma se accetto le sue condizioni e vado da Lui a chiedere il dono della vita eterna, Egli mi salva e mi dona il pane della vita!

15 Giugno

Genesi 43:15-34

Il racconto del secondo incontro di Giuseppe con i suoi fratelli e soprattutto con Beniamino, suo vero fratello, è drammatico. E anche ci fa sorridere l’avverarsi graficamente del sogno di Giuseppe, avvenuto tanti anni prima (37:7). Il cuore di Giuseppe si rivela una volta di più (vv. 30,31). Che meraviglioso esempio e raffigurazione dell’amore di Gesù, riversato sui peccatori!
Il mio amore per i miei fratelli mi aiuta a perdonare le offese del passato (vv. 29,30)? Sono pronto a colmare di beni coloro che mi hanno fatto del male (vv. 31-34)?

16 Giugno

Genesi 44:1-17

Per mezzo del suo amore magnanimo e del suo comportamento, Giuseppe finalmente conduce i suoi fratelli a riconoscersi colpevoli (v. 16). Ho compreso che non posso godere le benedizioni di Dio se non mi riconosco peccatore, senza speranza, a meno che non chieda perdono?

17 Giugno

Genesi 44:18-34

Che bel cambiamento si è prodotto in Giuda! La sofferenza e il riconoscimento del mio pec­cato hanno trasformato i miei atteggiamenti e mi hanno reso sensibile al dolore degli altri? Cerco in tutti i modi di non rattristare i miei cari?

18 Giugno

Genesi 45:1-15

I fratelli si trovano davanti a Giu­seppe, che avevano cercato di sopprimere. Sono senza parole. Qual è l’unica soluzione felice al problema (vv. 5,15)?
Davanti a Dio, anch’io sono un peccatore senza speranza e devo essere condannato. Ho accettato la sua grazia che mi libera e mi salva (Romani 6:23)?
Il discorso di Giuseppe (vv. 5-8) ai suoi fratelli è un condensato di teologia. Contiene il perdono da parte di chi è stato offeso (v. 5), la proclamazione dell’onniscienza e della provvidenza di Dio (v. 5), l’adempimento del piano di salvezza per il popolo di Dio (v. 7) e la sovranità di Dio (v.8).
Nel capitolo 50:20,21 leggeremo anche il commento perfetto dei vv. 28,29 del capitolo 8 della lettera di Paolo ai Romani e come tutto concorre al bene di chi ama Dio.

19 Giugno

Genesi 45:16-28

I piani di Dio prevedono sempre il mio bene (v. 20). Mentre viaggio attraverso la vita con i miei fratelli e i miei familiari ho l’abitudine di litigare (v. 24)? Quale lezione importante posso trarre sull’importanza di fare del bene e cercare il bene dei miei cari, anche quelli che si sono comportati male con me?

20 Giugno

Genesi 46:1-34

Quante benedizioni riserva Dio a Giacobbe! Gli conferma le sue benedizioni (vv. 2-7), lo incorag­gia, gli fa riabbracciare il figlio creduto morto da tempo (vv. 28-30). Un incontro perso­nale con Dio (32:24-32) è la chiave che apre la cassaforte delle benedizioni del Signore. L’ho sperimentato?

21 Giugno

Genesi 47:1-12

Dio provvede per il suo popolo un luogo perfetto in cui abitare (vv. 1-6). Sto sperimentando Matteo 6:8,33,34? Giuseppe colmò di beni la sua famiglia (vv. 11,12); una persona fedele può essere lo strumento per la benedizione di tutta la sua famiglia. Posso dire con fiducia che il Signore supplirà a ogni mia necessità secondo Filippesi 4:19?

22 Giugno

Genesi 47:13-31

Il sistema economico egiziano di­ventò, sotto il controllo di Giuseppe, un’amministrazione del tipo feudale (vv. 20-24). Qualunque sia il regime in cui vivo, so rallegrarmi della provvidenza di Dio? Mi comporto secondo Geremia 29:7?

23 Giugno

Genesi 48:1-22

I figli di Giuseppe sono legalmente inseriti nella discendenza patriarcale di Giacobbe (vv. 1-7) e poi benedetti profeticamente (vv. 14-21). Ripassa la vita di Giacobbe e osserva il progresso spirituale che traspare dalle sue parole (cfr., per esempio, 28:20 e 48:15,16). Posso anch’io vedere del progresso nella mia vita spirituale? Gli altri lo vedono?

24 Giugno

Genesi 49:1-21

Giacobbe benedice profeticamente i suoi figli e li premia o li castiga. Mi rendo conto che il peccato porta sempre delle conseguenze (vv. 3-7)? Conosco il re “che dà il riposo” (v. 10; Matteo 11:28; Giovanni 14:27)?

25 Giugno

Genesi 49:22-33

Se qualcuno dovesse compendiare in una “benedizione” la mia carriera cristiana potrebbe dire di me che sono stato un albero fruttifero (v. 22), che sono stato fermo nella persecuzione (v. 23), che la mia forza è stata in Dio (v. 24) e che ho goduto ogni tipo di benedizione (v. 25)?

26 Giugno

Genesi 50:1-14

Nella mia famiglia i legami fra figli e genitori sono così sentiti e sinceri come lo erano nelle famiglie dei patriarchi, nonostante le loro debolezze e cadute umane? Se no, non sarà perché ho mancato come genitore? Medita Efesini 6:1-4 e Colossesi 3:20,21.

27 Giugno

Genesi 50:15-26

Il perdono di Giuseppe è stato completo e totale (45:5-8), ma i fratelli non ci potevano credere e pensavano di dover lavorare per meritarlo (v. 18). Spesso il ricordo dei peccati passati, impedisce il godimento delle benedizioni del presente. Ho creduto al perdono di Dio? L’ho accettato? Godo la consolazione di Dio (vv. 20, 21)? L’ultimo atto di Giuseppe è ispirato dalla fede (v. 25; Ebrei 11:22). Che bell’esempio!

28 Giugno

Le lettere di Paolo ai Corinzi

Lettere scritte a una chiesa con molti problemi. Affronta temi ancora molto attuali come le divisioni nella chiesa, il rapporto coniugale, la libertà cristiana e la responsabilità, i doni spirituali e l'ordine nella chiesa e la liberalità verso gli altri.

1 Corinzi 1

Paolo ringrazia Dio per quattro motivi (vv. 4-6). Quali? Alla luce di tutti i problemi nella chiesa che Paolo dovrà affrontare in questa lettera, cosa vogliono sottolineare le sue parole nei vv. 4-9?  Qual è lo scopo di Dio nella vita di ogni credente (v. 8)?
Ci sono delle divisioni nella mia chiesa? Di che tipo sono? Come posso aiutare a sanarle?
Cosa vuol dire “avere tutti un medesimo parlare”? E “stare perfettamente uniti nel medesimo modo di pensare e di sentire”? Tutti devono sempre avere la stessa opinione?
Perché la predicazione della croce è chia­mata “pazzia” (vv. 18,21-25)? Perché i Giudei chiedevano miracoli (v. 22)?
Confronta i vv. 26-29 con Luca 1:46-53. Quali somiglianze ci sono?

29 Giugno

1 Corinzi 2:1 - 3:9

Qual è la critica che Paolo muove contro i Corinzi? A che cosa serve la sapienza umana? È un errore studiare?
Il v. 2:9 è una parafrasi di Paolo di Isaia 64:4 ed è spesso citato erroneamente e fuori contesto. Nel discorso di Paolo sta a evidenziare la differenza tra la sapienza umana e la rivelazione divina. Come?
In questa lettera Paolo usa il verbo “giudicare” con sfumature diverse (valutare/emettere un giudizio/stimare/reputare ecc.) Scrivi a parole tue il versetto 2:15.
Quali sono i segni di un credente carnale, immaturo (vv. 3:1-4)? Ho delle preferenze tra le guide della mia chiesa? Perché?

30 Giugno

1 Corinzi 3:10-23

In che senso la vita cristiana è paragonata ad un edificio? Quali sono i materiali preziosi per costruire la mia vita spirituale? Quali sono alcuni materiali che NON reggeranno al giu­dizio di Dio (al fuoco)? Fai qualche esempio.
I vv. 10b-17 sono un ammonimento solenne a tutti i servitori del Signore. In pratica, cosa dicono? In quali modi è possibile guastare il tempio di Dio? Sono tentato di gloriarmi nelle mie proprie forze?
Nei vv. 21-23 Paolo riassume la sua critica ai Corinzi. Quale?